Non c'è dubbio, la pizza DOC è italiana.Non vogliamo fare retorica ma soltanto confermare il successo di un grande piatto davvero tutto italiano.
Ancora una volta spezziamo una lancia a favore della tradizione e della cultura gastronomica italiana. La pizza, che di questo inestimabile patrimonio ne fa parte con grande onore, è innegabilmente un prodotto internazionale perchè ovunque nel mondo è conosciuta, mangiata e gustata anche se, ahimè, qualche volta le “alternative” straniere sono a rischio!
Resta il fatto che la pizza buona, vera, fatta a regola d'arte, quella da leccarsi le dita, è indiscutibilmente italiana, italianissima. E non stiamo parlando delle origini (sulle quali si dibatte da tempo tra antichi egizi e preistorici) o del bussiness (i napoletani l'hanno saputa strumentalizzare per questo) o ancora di ferree regole che poi, in un modo o nell'altro, trovano sempre l'eccezione. Parliamo invece del gusto, dei sapori, della genuinità, dello specchio di un paese che riflette questo disco di pasta tanto amato e ambito.
E' da qualche tempo infatti che la notizia incombeva minacciosa sul tricolore: sembrava imminente lo sbarco in Italia della più grande e famosa catena americana di fast food “Pizza Hut” e più precisamente era stata annunciata l'apertura di due punti vendita, uno a Parma e l'altro a Verona.
La società statunitense che nei suoi 10.000 negozi sparsi in tutto il mondo, oltre alla pizza propone pollo fritto e cucina messicana, aveva il bilancio un po' in ribasso e la grande idea del suo presidente Houston era proprio quella di invadere il mercato italiano... con la pizza... (con la pizza!??)
Peccato che il buon Houston non aveva fatto i conti con le tantissime pizzerie (oltre 35.000) sparse ad ogni angolo delle strade italiane e soprattutto con l'esercito di pizzaioli pronti a dare battaglia a suon di farina e mozzarella (le migliori)!!
Pepsi Cola, che nel progetto doveva essere partner con Pizza Hut, prima di buttarsi nell'impresa, saggiamente oseremmo dire, ha ben pensato di svolgere un accurata indagine per verificare la reale possibilità di sbaragliare gli italiani... e indovinate un po'! I risultati del sondaggio sono stati tanto deludenti da aver fatto immediatamente desistere il colosso nell'impresa!
Certo, alcune volte ci siamo imbattuti nelle affermazioni di qualche americano bontempone che della pizza rivendicava la paternità.... ma sono le solite “americanate”. Già perchè la pizza può essere ed è soltanto italiana.
E questo grazie alla sempre maggior attenzione di chi fa il mestiere del pizzaiolo alla formazione professionale, alla qualità delle materie prime, alla tecnologia delle attrezzature, al miglioramento delle strutture e del servizio offerto alla clientela.
Bene, se pensiamo allo scampato pericolo.... ci viene in mente il racconto di un nostro amico che un giorno, di ritorno da un viaggio negli U.S.A., diceva: “quella pizza, ho mangiato un pezzo di pasta informe e gommosa su cui quella specie di formaggio giallo e filamentoso e di pomodoro liquido e acidulo si chiedono e si pagano a parte!”