“Future Respect imprese sostenibili, pratiche a confronto”

congresso Nazionale 28 -29 -30 aprile 2022

Importante convegno sulla sostenibilità si è svolto a Roma nei giorni 28 – 29 -30 aprile 2022. Nella splendida cornice dello Stadio di Domiziano a Piazza Navona, moltissime  grandi aziende italiane hanno partecipato; ognuna delle quali, ha illustrato i progressi messi in campo in merito alla sostenibilità che i 193 paesi aderenti all’Onu, ha sottoscritto nel 2015 per lo sviluppo sostenibile, le persone, il pianeta e la prosperità. Traguardi da raggiungere entro il 2030.

Le grandi aziende hanno iniziato questo percorso adottando il bilancio di sostenibilità, strumento idoneo a ottimizzare e valorizzare le risorse economiche e gli investimenti da adottare nella sostenibilità per dare quella svolta imprenditoriale capace di dare sviluppo e per raggiungere gli obiettivi nel tempo stabilito, ma anche per la trasformazione e sviluppo delle proprie capacità, adattabilità, superamento delle difficolta nel rimanere competitivi sul mercato e quindi progredire.

Le piccole aziende invece ancora oggi, è emerso dagli atti congressuali, hanno moltissime difficolta nell’applicazione di questo strumento (bilancio di sostenibilità) per il raggiungimento degli obiettivi nel 2030, perché gli investimenti necessari per ottenere questa sostenibilità a 360°, richiedono risorse che purtroppo sono troppo esose per la mole di fatturato aziendale, se il governo non sburocratizza tutta una serie di lacci e laccioli presenti nella normativa per la tutela dei prodotti immessi sul mercato. Un concetto questo che tutti hanno sottolineato ma che non deve portare a produrre meno controlli, anzi, ad un aumento di accertamenti, semplicità nelle dichiarazioni in etichetta, rispetto e corretta informazione del consumatore, per una sostenibilità più qualificata di tutti i prodotti, servizi e materie prime presenti sul mercato 

Chi da sempre crede in questa strada da percorrere è già ben posizionato  nella conversione aziendale, anche se tutte le realtà intervenute hanno evidenziato che la percorrenza sarà lunga e solo agli inizi della trasformazione. Le altre realtà  se non inizieranno  ad intraprendere questo cammino, tutti sono d’accordo,  sicuramente subiranno degli stop pericolosi per la loro sopravvivenza.

Ha aperto i lavori On. Svetlana Celli presidente Assemblea Capitolina, Sen. Gilberto Picchetto Fratin Vice Ministro Sviluppo Economico, Alfonzo Pecoraro Scanio Presidente Fondazione Univerde.

Hanno relazionato Direttori commerciali, amministratoti delegati o manager nazionali delle seguenti aziende: Barbara Cimmino di Yamamay, Gianluca Randazzo banca Mediolanum, Giampiero Calzolari presidente della Granarolo, Laura Bacchiega della Esselunga, Armando Garosci Direttore Largo Consumo, Elisabetta Bianca Melandri Presidente CIES, Giovanni Mattia Università Roma Tre, Mara Colla Presidente Presidente il Punto di Confconsumatori,  Giovanni Battista Valsecchi Direttore Generale Asdomar, Stefano Gardi Caffè Borbone, Giovanni Agostoni Direttore Commerciale Icam Cioccolato, Andrea Zamagna CSR Manager EY, Armando Garosci Direttore Largo Consumo, Eleonora Santi Direttrice Relazioni Esterne Philip Morris Italia, Carlo Alberto Pratesi Prof. Università Roma Tre, Carla Bruschelli Medico di Famiglia e membro SIMG, Alberto Bardazzi Vice Direttore Ricerche Eurispes, Anna Bagella Responsabile Sviluppo Fideuram-Intesa Sanpaolo, Marco Pasquotti Senior Advisor Escaluscapital Ltd, Michela Michini di Telepass, Sara Disegni CFO Koprtimed, Eugenio Montini CEO Mopita, Marco Maffei Partner KPMG, Marta Testi AD Elite Gruppo Euronext, Davide Solito Promotore mutualistico Mutua MBA, Cristiano Carocci presidente Fondazione Spazi dell’Arte, Magda Bianco della Banca d’Italia, Carlo De Masi Presidente Adiconsum, Roberto Tascini Presidente Adoc, Emilio Viafora past President Federconsumatori, Raffaele Borriello Direttore Relazioni Istituzionali Coldiretti, Enrica Danese Direttore Comunicazione TIM, Biagio Oppi Corporate Communication Alfasigma, Francesco Rossolini Responsabile Tutela Consumatori, Carlo Aquilano Direttore Commerciale De Cecco, Ambrogina Pagani Professore Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari, Alessandra Cardarelli Segni del Podere Pagliaiolo, Umberto Croppi DG Federculture, Sergio Ferdinandi Direttore Generale Risorse e Innovazione Ministero Affari Esteri, Giuseppe Stanganello Presidente Mani Tese, Pucci Romano Presidente Skineco, Alessandra Fratti Perris Group, Simone Santa Maria Udi Skincare, Chiara Catalani Zoe Cosmetics, Tiziana Toto Il Punto di Cittadinanzattiva, Ida De Sena di Mooney, Serena Porcari CEO Fondazione Dynamo, Giorgio Moroni AD FreetoX, Monica Zampieri vP Zampieri Hoòding, Alessio Quaranta DG ENAC, Maurizio Maresca Università di Udine, Andrea Enrico Saccone general Manager Toyota Motor, Francesco Giangregorio DG Consorzio Sale della Terra, Pietro Ferrari Bravo  Capo ufficio Corporate Major Donors & Philantropy Action Aid, Maria Grazia Panunzi presidente Aidos, Giovanni Malagò Presidente CONI, Claudio Latino Presidente CSV, Chiara Coricelli Oleificio Coricelli, Adriano Meloni Gruppo Sphere Italia, Massimo Sepielli Enea, Carmelo Carbotti Responsabile Marketing Ufficio Banca Ifis, Bruno Calchera Direttore CSR News, Alice Vago Project Manager PISIE, Laura Buongiovanni Presidente ISNET, Claudio Coratella vPSave a Horse Italia Odv, Daniele Friggeri Sindaco di Montechiarugolo .

Il Congresso Nazionale “Future Respect imprese sostenibili, pratiche a confronto” a messo in evidenza la necessità a 360 gradi di rendere il mondo del lavoro “sostenibile e durabile” è il secondo aggettivo scaturito durante i lavori. Se l’uomo vuole continuare a vivere nel nostro pianeta occorre gettare le basi per il cambiamento più rapido possibile. Alcuni settori della nostra società stanno già percorrendo questa strada.

Una domanda viene spontanea: il mondo della pizza potrà diventare sostenibile? 

Sarebbe bene che anche nel nostro settore si cominciasse a percorrere la strada della sostenibilità attraverso studi per convertire le pizzerie a consumi di prodotti, di attrezzature e materie prime sostenibili per un mondo migliore, prima che questa strada sia intrappresa dalle multinazionali del food.

Renato Andrenelli